Martedì 28 agosto alle 20.30 all’Arena di Campo San Polo si svolgerà la pre-apertura della 69° Mostra di arte cinematografica di Venezia con la proiezione di Roma ore 11, capolavoro di Giuseppe De Angelis del 1952. Il film interpretato da Lucia Bosé, Carla Del Poggio, Raf Vallone e Massimo Girotti, sarà proiettato in occasione del sessantesimo anniversario della prima proiezione, in una nuova copia messa a disposizione dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma.
Il nome di Giuseppe De Santis tornerà ad essere citato a questa edizione della Mostra il 4 settembre, quando durante la presentazione del premio Green Drop Award, sarò proiettato il documentario Cinema & Ambiente realizzato per l’occasione dalla trasmissione Dixit Scienza di Rai 150°.
Nel documentario vengono mostrate due sequenze, la prima da Riso Amaro (1949) e la seconda da Uomini e lupi (1957) per dimostrare quanto la cinematografia, anche dell’epoca, rappresentasse lo stretto legame che l’uomo ha con il suo ambiente.
In particolare Uomini e lupi è una rarissima testimonianza dell’antico mestiere del “lupaio”.
Pochi sanno che fra l’Ottocento e il Novecento i Comuni pagavano i lupai per uccidere o catturare questi animali. Nel 1957, anno di uscita del film, la professione era già in declino: furia di cacciarli, di lupi in Italia ne erano rimasti assai pochi, al punto che persino per girare questo film De Santis dovette ricorrere a esemplari siberiani fatti venire apposta dall’Unione sovietica.
Il primo censimento di lupi, realizzato nel 1972, contò a malapena un centinaio di esemplari ancora in vita in tutto il territorio nazionale.
mg